Come funziona Chat GPT e come usarlo per scrivere testi

ChatGPT: come funziona per scrivere testi

Machine learning e deep learning, sono questi i concetti cardine alla base di Chat GPT, un’intelligenza artificiale in grado di elaborare le informazioni proprio come un cervello umano, o quasi. Certo, le fondamenta sono state gettate, ma in effetti, la chat presenta ancora diverse limitazioni che è meglio tenere in conto.

Vediamo quali sono le caratteristiche del modello AI brevettato da Open AI, e cerchiamo di capire quale sia il miglior modo per impiegare la Chat nell’ambito della scrittura.

Indice

  1. Machine learning e deep learning
  2. Come usare i testi di Chat GPT secondo Chat GPT
  3. Sparrow: la risposta di Google
  4. Errori nel testo
  5. Qualità del testo
  6. Conclusione

Machine learning e deep learning

Come funziona Chat GPT? Il sistema è ben complesso, ma cerchiamo di procedere per ordine. La chat è programmata attraverso testi di addestramento. I programmatori quindi inseriscono materiale in rete, dati, testi e altro genere di informazioni nel computer, ad oggi aggiornato al 2021. Dopodiché, grazie ad algoritmi e funzionalità tecnologiche avanzate, il sistema riesce a elaborare i dati a disposizione adattando gli algoritmi e migliorando la capacità di produzione.

Le abilità di Chat GPT sono dettate da una tipologia di machine learning nota come apprendimento profondo o deep learning. Nel dettaglio, parliamo di un sistema in grado di automatizzare l’apprendimento con una serie di calcoli complessi. Il tutto è reso possibile grazie alle specifiche con cui è stato progettato, ossia i reti neurali.

I reti neurali sono costituiti da modelli di calcolo e statistiche approfondite che consentono alla macchina di ragionare come se avesse un sistema neuronale. Le informazioni sono elaborate in primis attraverso un sistema interconnesso, una vera e propria rete che con l’aiuto di calcoli e algoritmi avanzati riesce a produrre un output da un precedente input esterno.

Il modello è quindi realizzato sulla base del cervello umano per cercare di eguagliarne il funzionamento. Un’impresa che ha conquistato la sua prima vittoria seppur ardua e ancora al suo primo stadio.

Tuttavia, Chat GPT al momento presenta limitazioni evidenti, soprattutto nella scrittura. Qualche problema è già stato evidenziato, e non solo da noi. Ma capiamo meglio il perché.

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Come usare i testi di Chat GPT secondo Chat GPT

Il dibattito è aperto e sono numerose le opzioni d’impiego dei testi generati da Chat GPT. Ciò che non convince tuttavia è il modo in cui sono generati i testi. Infatti, come precisa anche la stessa AI, i testi generati automaticamente si basano su fonti di addestramento: libri, articoli, siti web, testi di vario genere, che hanno avuto come scopo quello di insegnare al modello come generare risposte appropriate alle domande.

Questo ovviamente anticipa il fulcro del discorso: plagio, copyright e originalità dei contenuti. Chat GPT spiega perfettamente qual è la situazione attuale e specifica che un suo testo potrebbe essere prodotto con dati soggetti a copyright. Al contempo, non è da escludere la probabilità di plagio, motivo per cui sarebbe necessario verificare sempre le fonti.

Le risposte della Chat sono coerenti e descrivono al meglio quale sarebbe il modo migliore per utilizzare i testi prodotti automaticamente:

Al contrario di quanto si possa pensare, è chiaro come anche gli sviluppatori abbiano messo in preventivo queste problematiche. Si tratta di questioni già affrontate anche per i modelli di generazione automatica di immagini e arte, colpevoli di usare creazioni di artisti senza il consenso altrui.

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Sparrow: la risposta di Google

A venire incontro in questo senso potrebbe essere il colosso Californiano. Google infatti ha annunciato che entro la fine del 2023 integrerà al motore di ricerca una nuova AI nota come Sparrow.

La più grande differenza, almeno stando ai pochi dati a disposizione forniti dal gigante statunitense, sarà la capacità da parte della “Chat” di riportare le fonti e i link ai testi di riferimento.

Google ha come primo obiettivo quello di ottimizzare l’esperienza utente e facilitare la navigazione. Con questo aggiornamento futuro che risulta essere anche un’ancora di salvataggio, dato il potenziale di Chat GPT, potrebbe essere possibile valutare con più attenzione la veridicità delle informazioni offerte da queste intelligenze artificiali.

Inoltre, gli standard di qualità del prodotto finale dovrebbero essere ad un livello superiore. Ma per adesso non possiamo fare altro che aspettare che venga lanciato.

Errori nel testo

Attualmente, Chat GPT è uno strumento in versione beta che nel generare contenuti può commettere errori grammaticali, morfosintattici, ma anche semantici. Proprio così, le variabili sono diverse, e non sempre per colpa della Chat, ma i testi generati in genere contengono imprecisioni o errori, talvolta anche importanti.

Prima di tutto, essendo un computer, sofisticato sì, ma pur sempre un computer, le informazioni fornite possono essere interpretate diversamente a seconda dei dati di addestramento. Ad una domanda, Chat GPT potrebbe rispondere senza toccare il fulcro del quesito. Sarà nostro compito dover istruire la Chat in maniera da intendere il concetto e rispondere correttamente all’input.

Non è raro che possano emergere errori ortografici per cui è consigliato sempre rivedere il testo.

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Qualità del testo

In questo caso entriamo in un mondo più complesso dove le differenze si notano, ma soprattutto quando si scrive a livello professionale. Il generatore di testi automatico può essere istruito sul tipo di testo da comporre e in che maniera. Ad esempio, questo è ciò che ha realizzato la Chat alla seguente istruzione:

Il testo contiene altri due paragrafi, ma come si può notare, è scarno, scontato e non riporta le fonti, quindi non possiamo essere certi che tutto ciò sia vero.

Un altro problema è la lunghezza del testo. Chat GPT produce testi suddivisi in paragrafi, come nel web, che non superano le 10 unità. Quando si richiede di approfondire o continuare la stesura, il programma genera testo aggiuntivo per lo più ripetitivo, povero, e solo alcune informazioni possono essere prese in considerazione.

Nel caso specifico, 3 dei nuovi paragrafi sono identici a 3 dei primi 6 generati. Gli altri offrono informazioni differenti, ma il risultato non cambia. Per ottenere un prodotto davvero di qualità bisogna lavorare sul testo, ricercare e verificare l’attendibilità delle risposte. D’altronde, come sostiene Julio Gonzalo, vicerettore per la ricerca all’Università Nazionale di Educazione a Distanza di Madrid, Spagna, Chat GPT:

Sembra sapere di qualsiasi argomento, e può convincerti in una conversazione superficiale, ma se scavi più a fondo ti renderai conto che sta parlando per sentito dire o, per dirla in modo più schietto, non sa di cosa sta parlando. Ha imparato intuitivamente a tenere conversazioni su quasi ogni argomento e sembra avere una vera conoscenza ed essere in grado di combinarla con il pensiero razionale, ma è solo apparenza: non gli è stato insegnato a ragionare, né ha conoscenze esplicite.

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Conclusione

Usare Chat GPT è quindi un metodo utile per risparmiare tempo, prendendo spunto quando si parte da zero, per ottenere qualche informazione di carattere generale per poi approfondire in autonomia, ma anche per sistemare e riordinare appunti, mappe concettuali o estrapolazioni di testo.

Questo strumento può essere un ottimo alleato se impiegato nella maniera corretta. È chiaro che chi si ritroverà ad usare Chat GPT per produrre contenuti a stock a scopo di lucro si ritroverà anche con un quantitativo di materiale senza qualità, inutile e probabilmente anche dannoso per coloro che li leggeranno.

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