La traduzione è un’arte intricata composta da elementi imprescindibili dove creatività e dedizione hanno un ruolo predominante. Questa nobile disciplina analizza il contesto e il linguaggio di partenza e tenta di adattarlo ad una nuova realtà, un compito arduo che avviene solo in presenza di profonde conoscenze idiomatiche, culturali e sociali.
Arte è amore, passione, emozione e coinvolgimento. Ogni attività che stimoli il corpo e la mente suscitando stupore, sensazioni contrastanti o che seduca il nostro spirito creativo può definirsi tale. Questa millenaria forma di espressione è mutata nel tempo confluendo in complesse aree di sviluppo creativo, tra queste anche la traduzione, ossia l’arte di trasporre un contenuto appartenente ad una data cultura in un nuovo contesto senza variare l’essenza semantica.
La traduzione affonda le sue radici in un bisogno impellente di comunicare. La comunicazione e il linguaggio sono alla base dei processi di comprensione e ragionamento dell’uomo. Senza di essi, ogni azione o attività quotidiana, anche la più semplice, diverrebbe più ostica e complessa. D’altronde, nel profondo dell’anima, lo stimolo all’interazione sociale è preminente e la società globale odierna ne è la prova inconfutabile.
I ritmi incalzanti della globalizzazione hanno reso la comunicazione una necessità sempre maggiore. Traduzione è consentire al mondo intero di accedere alle ultime conoscenze in campo scientifico, medico, giuridico, ma anche tecnico, ingegneristico e architettonico. Inoltre, la poesia, la letteratura e l’arte scrittoria avvicinano le menti a nuove culture aprendo le porte ad un universo nuovo e affascinante.
Per questo l’arte del traduttore è un esercizio arduo che non può prescindere dai profondi legami che l’artista ha con la sua terra natìa, ma anche dalle ampie conoscenze sintattiche e semantiche delle culture di arrivo. Come un musicista dinanzi ad un pentagramma dà vita ad una composizione universale, così il traduttore attinge dalle sue acute abilità per creare un’opera originale che possa essere apprezzata ovunque.
Il processo creativo nella traduzione
Se i pilastri portanti della traduzione sono costituiti dalla conoscenza idiomatica, culturale e sociale delle lingue impiegate nel processo, l’aspetto architettonico è caratterizzato dal lato creativo del traduttore. Difatti, in ogni pagina di un libro risiede una storia, una descrizione o un dialogo che sono radicati in un tessuto sociale particolare.
Ad esempio, un libro che affronta la tematica degli Shinigami giapponesi, avrà un’impronta mistico-religiosa prettamente caratteristico dell’arcipelago del pacifico. In questo caso, il traduttore avrà il complesso compito di rendere quella specifica cultura comprensibile ad un vasto pubblico ignaro e poco avvezzo alla suddetta credenza nipponica.
Il processo creativo nella traduzione consente ad un testo di ottenere quel tocco personale e unico. Molti potrebbero conoscere il significato di una frase e ottenere un equivalente in un’altra lingua, ma solo il traduttore può focalizzare il centro nevralgico della questione e sviscerare il contenuto fino a renderlo suo. Questa operazione richiede esperienza e una spiccata dote nella disciplina, ma il risultato finale conduce ad un lavoro compiuto inimitabile.
La traduzione senza creatività assume i connotati di un’opera d’arte rimasta incompiuta. Il lavoro del traduttore sta nel rintracciare gli elementi chiave del contesto e realizzare un nuovo elaborato senza perdere l’autenticità dell’originale. Questa complessa interconnessione tra linguaggio, cultura e società dà origine all’intrigante arte del tradurre.