Le lingue Indoeuropee e le origini della lingua inglese

L’inglese è una lingua franca utilizzata in tutto il mondo. Come molti linguaggi ha una storia antica e discende dal ceppo linguistico indoeuropeo. Ecco le origini della lingua inglese

Le origini della lingua inglese sono difficili da rintracciare nelle fonti storiche e ad oggi mancano di testimonianze concrete. Eppure, nel corso della storia questo linguaggio ha subito un processo evolutivo straordinario che l’ha reso un punto di riferimento per il mondo intero. Ma a cosa deve l’inglese tutto questo successo? Partiamo dall’inizio.

In antichità, l’area circoscritta dell’Eurasia era caratterizzata da diversi dialetti e linguaggi locali appartenenti a ceppi linguistici determinati. In particolare, le lingue Indoeuropee e le lingue Sino-tibetane sono quelle più ampie e che contengono una maggiore diversità linguistica. In Europa il ceppo indoeuropeo è predominante e presenta al suo interno delle lingue con caratteristiche sia affini sia del tutto opposte. Ciò è dovuto alla varietà di popolazioni e civiltà che nell’arco dei secoli hanno vissuto sul suolo europeo e in alcuni casi anche oltre il confine geografico. Ma da dove deriva la lingua inglese?

Le lingue indoeuropee

Come quasi tutte le lingue oggi parlate in Europa, anche l’inglese è una lingua derivante dall’indoeuropeo. Questo macro ceppo linguistico racchiude al suo interno le seguenti famiglie linguistiche con varianti molto differenti tra loro:

  • Lingue Indo-iraniche
  • Lingue Germaniche
  • Lingue Romanze e Latino
  • Lingue Slave
  • Lingue Baltiche
  • Lingue Anatoliche
  • Lingue Celtiche
  • Armeno
  • Greco
  • Albanese

Nelle lingue indoeuropee vi è lo spagnolo, l’italiano e il tedesco, ma al contempo ne fanno parte anche il sanscrito e l’Armeno. Questi linguaggi così differenti condividono una stessa origine e sono legati da radici solide che provengono da una storia comune di interazione e socialità.

Lingue Germaniche

Una delle famiglie discendenti dal ceppo indoeuropeo è quella germanica. Questa, infatti, oltre a contenere un numero di parlanti straordinario è anche la famiglia a cui appartiene la lingua inglese. Ad oggi sono circa 500 milioni i parlanti nativi delle lingue germaniche e sono concentrate in maggior modo in Europa, Nord America, Oceania e Sud Africa. Le lingue germaniche sono suddivise in tre macro categorie derivanti dalle rispettive aree geografiche di appartenenza:

  • Lingue Germaniche Orientali
  • Lingue Germaniche del Nord
  • Lingue Germaniche Occidentali

Per quanto riguarda le prime, erano per lo più composte da lingue ormai estinte. Tra queste era presente il gotico, il vandalico e il borgognone. Di queste entità linguistiche non sono presenti evidenze storiche e solo attraverso uno studio linguistico approfondito è stato possibile rintracciare i segreti di queste lingue morte.

Le lingue germaniche del Nord sono codici vivi che, seppur diverse dal passato, sono parlate da milioni di abitanti. In questo mondo linguistico appartengono lingue come lo svedese, il danese, l’islandese, il norvegese, il faroese delle isole Faroe e l’elfdaliano.

Le origini della lingua inglese

Infine, le lingue germaniche occidentali sono quelle più importanti e ricoprono un ruolo cardine nel mondo di oggi. Le lingue maggiori sono:

  • Inglese
  • Tedesco
  • Afrikaans
  • Olandese
  • Yiddish
  • Lussemburghese
  • Scozzese

L’inglese è di sicuro la lingua più di rilievo tra le lingue germaniche occidentali. Infatti, oltre ad essere una delle lingue con più parlanti nativi al mondo è anche definita come una lingua franca, ossia un linguaggio utilizzato per comunicare anche a livello internazionale con parlanti nativi di origine diversa.

La lingua inglese in origine nacque con l’avvento dei sassoni e i vichinghi danesi che sbarcando sulle coste britanniche portarono il loro bagaglio linguistico in terra straniera. Ciò avvenne a cavallo della disfatta romana che lasciò un segno marcato nell’idioma anglosassone. Difatti, il vocabolario è arricchito da una vasta terminologia di origine latina che in seguito è stata adottata a livello internazionale per classificare e nominare in ambito medico e scientifico.

La linguistica definisce Old English Period il periodo storico in cui nacque la lingua inglese. Tale periodo è durato circa cinque secoli fino alla conquista Normanna del 1.066 d.C. In questa prima fase, l’antico dialetto ha mescolato elementi dell’antico protogermanico con il linguaggio vichingo sassone, varianti celtiche e terminologie di derivazione latina.

In pratica, la lingua inglese è nata dall’incontro di civiltà e popolazioni di diverse aree geografiche europee che grazie ad un costante influsso straniero ha portato all’origine di un codice nuovo che col tempo sarebbe diventata la lingua di riferimento del pianeta.

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