Fin dall’antichità l’uomo ha sempre sentito il bisogno di comunicare il proprio pensiero e tramandarlo di generazione in generazione. Idee, informazioni e cultura sono arrivati fino ai giorni nostri arricchendo la nostra mente e incrementando il nostro sapere. Tutto ciò che conosciamo deriva da questo enorme bagaglio culturale trascritto e tramandato fino ai giorni nostri. Da ciò deriva l’importanza della scrittura e la necessità di custodire con cura quest’arte millenaria.
L’origine dell’arte della scrittura affonda le sue radici in tempi remoti, quando l’uomo sentì il bisogno di tramandare la propria conoscenza attraverso segni e simboli. Con il passare del tempo, la scrittura divenne il più grande strumento di informazione e divulgazione, assumendo connotati universalmente comprensibili. Scoperte scientifiche, pensieri filosofici e atti legislativi furono pian piano accessibili a intere popolazioni. Ai giorni nostri possediamo un potenziale di conoscenza quasi inesauribile, tutto perfettamente catalogato in biblioteche fisiche e virtuali.
Nonostante l’enorme bagaglio di conoscenza di cui disponiamo, l’importanza della scrittura perde sempre più il suo valore originario. Con l’avvento dei social network, la scrittura è diventata via via sempre più minimalista e immediata. Questo è un vantaggio per poter raggiungere in minor tempo il maggior pubblico possibile. Ma d’altra parte si è parzialmente perduta la capacità di comunicazione che un tempo era alla base dei rapporti interpersonali.
Paradossalmente non si è mai scritto tanto come nell’epoca digitale. Ciò che andrebbe fatto, al fine di rivalutare l’importanza della scrittura, sarebbe accogliere in modo critico le nuove tecnologie e sfruttarle per acquisire sempre maggiori capacità di comunicazione e apprendimento. Numerosi campi, come quelli scientifici e letterari, avrebbero bisogno di un ritorno alla qualità a discapito della quantità.
Scrivere: un contributo per la società e per sé stessi
Saper scrivere non è un’abilità secondaria, anzi, è fondamentale per dare un miglior contributo alla società, esponendo idee e aumentando il proprio senso critico. Scrivere vuol dire elaborare pensieri complessi e trascriverli in modo da essere comprensibili ad un pubblico vasto e diversificato. Non c’è da stupirsi se molte aziende scelgono i propri dipendenti anche in base alla loro capacità di comunicazione.
Ma non è tutto. Scrivere bene è importante non solo nelle relazioni con il pubblico, ma anche come strumento di crescita personale. Scrivere un buon testo vuol dire comprenderne a fondo il contenuto e sviluppare una più ampia capacità di elaborare informazioni. In parole povere, la scrittura ci permette di forgiare un pensiero autonomo, basato su conoscenze specifiche e dettagliate.
Infine, la scrittura è importante per esprimere chi siamo. Attraverso di essa noi continuiamo ad esistere anche dopo la fine della nostra vita. Le nostre idee, i nostri ideali e i nostri obiettivi restano impressi per sempre nero su bianco, diventando parte di quel bagaglio culturale che da millenni costituisce la base per ogni essere umano.
Chiunque nella storia abbia lasciato traccia scritta del proprio passaggio ha permesso ai posteri di raggiungere una conoscenza superiore, sia materiale sia spirituale. Per questo motivo bisogna continuare a coltivare l’arte della scrittura e tramandarla al fine di costruire un futuro sempre migliore.