Con il passare degli anni diventa sempre più chiaro che le immagini hanno un peso davvero rilevante per gli utenti. Ma ottimizzare immagini per il web non vuol dire solo offrire una miglior esperienza utente. È ormai noto che esse influiscono notevolmente sul posizionamento di un sito web sui motori di ricerca.
Ma invece di vedere l’ottimizzazione delle immagini come un ostacolo, proviamo a pensare a come possa essere sfruttata a nostro vantaggio. Se ci pensi, gli utenti non faranno mai caso ai tuoi backlink o alle parole chiave che utilizzi, ma saranno sicuramente attratti da un’immagine diversa dalle altre.
L’importanza dell’ottimizzazione immagini
Se pensi che le immagini non siano abbastanza importanti per ottenere un buon posizionamento online, prova a dare un’occhiata ai numeri.
Secondo uno studio di Moz, circa il 26% delle ricerche negli Stati Uniti viene effettuato da Google Immagini. Inoltre, in seguito ad una ricerca su Google Search, si stima che l’11% degli utenti sia spinto a cliccare sul blocco di immagini consigliate.
Ma non è tutto. Anche Semrush ha fatto uno studio sul comportamento degli utenti, in particolare concentrandosi sul Click Through Rate. Dallo studio è venuto fuori che, una volta effettuata una ricerca su Google, il 6% degli utenti sposta la sua attenzione su Google Immagini per ottenere risultati più pertinenti.
Dati alla mano, è arrivato il momento di capire come ottimizzare immagini per il web.
Come ottimizzare immagini per il web
Le immagini possono essere uno strumento potente se utilizzate nel modo corretto. Gli algoritmi di Google le percepiscono come un qualcosa che dà valore ai contenuti di un sito web, migliorando l’esperienza utente.
Ma inserire immagini senza una strategia non ti aiuterà a raggiungere migliori risultati in SERP. Vediamo quali aspetti vanno curati.
- Unicità delle immagini
- Correzione delle immagini rotte
- Ottimizzazione della velocità immagini
- Ottimizzazione SEO delle immagini
- Geolocalizzazione immagini
- Sitemap per immagini
- Utilizzo di dati strutturati
Non resta che scoprire come sviluppare ognuno di questi concetti all’interno del tuo sito web.
1- Unicità delle immagini
Quando un utente effettua una ricerca su Google Immagini si ritrova spesso davanti a una serie di contenuti identici tra loro. Tali immagini difficilmente riescono a dare un valore aggiunto alla ricerca, finendo per essere scartate.
Ciò che puoi fare è creare da solo delle immagini originali e uniche, in grado di esprimere concetti ben definiti. Mettiti nei panni dell’utente e cerca di creare un contenuto che possa aiutarlo nel suo intento di ricerca.
Un ulteriore vantaggio dell’utilizzare immagini non riciclate è la certezza di non incorrere in sanzioni relative al copyright.
2- Correzione delle immagini rotte
Le immagini rotte sono uno dei punti dolenti per l’esperienza utente, capaci in un batter d’occhio di far fuggire i visitatori dal tuo sito web. Il danno è ancora maggiore nel caso in cui l’immagine rotta in questione avesse uno scopo importante per la comprensione del testo.
Pensare di controllare manualmente ogni singola immagine del tuo sito è impensabile, soprattutto se composto da centinaia di pagine. Cosa puoi fare per individuare questi file danneggiati?
Ti suggeriamo di provare uno strumento gratuito chiamato WebCEO. Non dovrai far altro che creare un nuovo progetto e analizzare il tuo sito web. In pochi secondi potrai individuare tutte le immagini rotte e correggerle per una miglior esperienza utente.
3- Ottimizzazione della velocità immagini
Come abbiamo visto in un precedente articolo, la velocità di un sito web è un fattore predominante per il buon posizionamento sui motori di ricerca. Una delle cause più frequenti di scarsa reattività di una pagina web è proprio il caricamento delle immagini.
Capirai che ottimizzare le immagini non è affatto un fattore secondario, ma risulta al contrario un punto chiave per il corretto funzionamento del tuo sito.
L’ottimizzazione della velocità delle immagini consiste in numerose azioni. Analizziamole una alla volta.
Utilizza il giusto formato
Le linee guida di Google per le immagini sono molto chiare a tal riguardo. I formati supportati sono: BMP, GIF, JPEG, PNG, WebP e SVG.
Di recente si è parlato molto dei vantaggi del WebP, un formato immagine di alta qualità ma con dimensioni incredibilmente ridotte. L’unico svantaggio del WebP è il fatto di non essere supportato da alcuni browser come Safari.
Nonostante questo, se possiedi un sito web WordPress, puoi utilizzare dei plugin che consentono di utilizzare la versione WebP solo nei browser che lo supportano, mostrando il formato originale quando necessario. Noi ti consigliamo di provare WP-Optimize, utile anche per comprimere le immagini.
Comprimi le immagini
Le immagini rappresentano in media il 21% del peso di un sito web. Per questo motivo, avere immagini di grandi dimensioni e in grandi quantità andrà ad influire sulla velocità dell’intero sito web.
Se possiedi un sito di grandi dimensioni, l’opzione migliore è quella di installare un plugin in grado di comprimere tutte le immagini in una sola volta. Ricorda però di caricare i prossimi file con le giuste accortezze.
Seleziona manualmente le dimensioni
Ricorda di selezionare le dimensioni delle tue immagini per evitare che escano troppo grandi o troppo piccole. Quando parliamo di dimensioni è sempre bene ricordare che anche le immagini devono essere responsive, in modo da offrire agli utenti una miglior esperienza sulle pagine.
Sfrutta il Lazy Loading
Per Lazy Loading si intende un caricamento asincrono, in grado di far comparire i contenuti di una pagina quando necessario durante lo scorrimento. In questo modo, il caricamento di una foto presente in fondo ad un articolo, verrà caricata solo nel momento in cui l’utente raggiuge quella porzione di schermo.
Puoi attivare il lazy loading aggiungendo l’attributo loading=”lazy” all’interno del tag <img> o puoi scaricare dei plugin appositi.
Imposta la memorizzazione della cache
Abilitando la cache permetterai al browser di riferimento di memorizzare le immagini e riutilizzarle ogni volta senza doverle caricare nuovamente. Si tratta di un risparmio di tempo notevole per i motori di ricerca ed è per questo una pratica molto apprezzata da Google.
Anche in questo caso puoi decidere se lavorare sul codice o affidarti ai plugin WordPress.
4- Ottimizzazione SEO delle immagini
Come per ogni aspetto di un sito web, anche per l’ottimizzazione delle immagini entra in gioco la SEO. Si tratta infatti dello strumento chiave in grado di far arrivare le tue immagini al giusto pubblico.
Possiamo sintetizzare i vari passaggi di ottimizzazione SEO delle immagini nei seguenti punti:
- Percorso del file. Gli algoritmi di Google utilizzano il percorso del file come informazione aggiuntiva sul contesto dell’immagine.
- Nome del file. Così come il percorso del file, il nome ha un’importanza secondaria rispetto ai prossimi punti ma può aiutare i motori di ricerca a comprendere lo scopo dell’immagine.
- Didascalia. Molto utile per l’esperienza utente in quanto definisce in modo chiaro il soggetto rappresentato. Da utilizzare soprattutto quando si fa un riferimento all’immagine nel testo.
- Alt Text. Questo è il punto su cui fare maggior attenzione durante l’ottimizzazione immagini per il web. Si tratta infatti di uno dei punti cardine dell’accessibilità di un sito web ed è fondamentale per il suo corretto posizionamento. Sii il più possibile descrittivo ma ricorda anche di inserire le giuste parole chiave all’interno dell’alt text.
- Anchor Text. Se possiedi un link che conduce all’immagine in questione, è bene scegliere con cura il testo di ancoraggio sul quale verrà inserito il link. Utilizza parole che descrivano al meglio l’intento dell’immagine.
5- Geolocalizzazione immagini
La geolocalizzazione delle immagini è un passaggio fondamentale nel caso in cui la tua sia un’attività locale, come un ristorante o un hotel.
Indicando la posizione dell’immagine aiuterai i motori di ricerca a mostrare il tuo contenuto al giusto target di utenti, ottenendo da parte loro maggior interesse.
Per aggiungere il tag di localizzazione alle tue immagini puoi utilizzare strumenti online gratuiti come GeoImgr.
6- Sitemap per immagini
Le sitemap sono il modo più semplice per aiutare i motori di ricerca a scoprire i contenuti presenti sul tuo sito web. Quasi tutti ormai conoscono l’importanza della creazione di una mappa del sito ma in pochi ne sfruttano una specifica per le immagini.
Come puoi fare per crearne una? Il metodo manuale è quasi impensabile, soprattutto se si possiedono migliaia di immagini. Ti consigliamo di utilizzare lo strumento SEO Spider di Screaming Frog, un generatore si sitemap gratuito fino a 500 URL di immagini.
7- Utilizzo di dati strutturati
I dati strutturati indicano ai motori di ricerca come classificare le tue immagini. Si tratta di semplici codici HTML in grado di fornire informazioni aggiuntive sul contenuto in questione, permettendo agli utenti di ottenere la giusta risposta alla loro ricerca.
Si tratta di uno strumento davvero potente se utilizzato negli e-commerce perché in grado di mostrare agli utenti quando una foto si riferisce ad un prodotto in vendita. Ma come puoi aggiungere dati strutturali alle tue immagini?
Il metodo più semplice è quello di utilizzare lo strumento Assistente per il markup dei dati strutturati di Google. Si tratta di un tool molto semplice da utilizzare ed è completamente gratuito. Dovrai solamente avere un account Google Search Console collegato al tuo dominio.
Conclusioni
Ora consoci le linee guida di cui hai bisogno per ottimizzare le immagini per il web. I contenuti visivi diventeranno sempre più importanti all’interno delle ricerche online, motivo per cui è bene non farsi cogliere impreparati.
Chiaramente non tutte queste azioni possono essere svolte senza un’adeguata conoscenza tecnica. Affidarsi ad esperti del settore ti permetterà di ottenere un risultato ottimale senza incorrere in errori e penalizzazioni.
Inizia a lavorare sull’ottimizzazione delle immagini sul tuo sito web e ricorda che la nostra prima consulenza è sempre gratuita!
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