La SEO semantica è una strategia di ottimizzazione per i motori di ricerca che mira a valorizzare il contenuto su un piano linguistico più complesso.
Rispetto al passato, infatti, Google in primis, ha cercato di sviluppare dei meccanismi per comprendere a fondo il significato delle parole e del contesto di una pagina web.
Lo scopo è quello di fornire un risultato il più completo e vicino all’intento di una search query di un utente. Ma in che modo la semantica può aiutare in questo compito?
- Cosa si intende per semantica in linguistica
- SEO semantica e pragmatica linguistica
- L'utente al centro del web
- La svolta nella ricerca sul web: aggiornamenti e algoritmi Google
- SEO semantica: le dinamiche in gioco
- Parole chiave correlate e principio di co-occorrenza
- Come migliorare la ricerca semantica
- Dati strutturati, normali e non strutturati
Cosa si intende per semantica in linguistica
La semantica è una branchia della linguistica che si occupa di una parte del linguaggio complessa e difficile da definire. Rispetto alla morfologia, che studia i segni del linguaggio a livello grammaticale, e la sintattica, che definisce il ruolo dei sintagmi all’interno di una frase, la semantica si focalizza sul significato che i segni linguistici, singolarmente o nell’insieme, possono generare.
Il ruolo dei semantisti è quello di individuare un nesso tra gli enunciati, la mente e il contesto. Ma per far ciò, bisogna partire dal principio, ossia comprendendo cosa sia il significato, che in linguistica è:
“ciò che si vuol dire pronunciando una frase o una parola, il messaggio cioè che con queste si trasmette.”
– Treccani
In particolare, questo ramo della linguistica vuole comprendere, attraverso l’analisi dei lessemi, il significato legato ad ogni minima unità linguistica di senso compiuto, che nel loro complesso danno vita al lessico di una determinata lingua.
Tuttavia, se il compito si prospetta già arduo per gli esseri umani, pensare di elaborare una semantica per il web potrebbe sembrare pura fantascienza. Eppure, nell’ultima decade, sono stati fatti diversi passi avanti per cercare di implementare il linguaggio sui motori di ricerca. Ma in che modo si può sfruttare la semantica per la SEO?
SEO semantica e pragmatica linguistica
Il concetto alla base della SEO semantica prende in prestito la definizione non tanto dalla semantica in sè, ma dalla pragmatica in linguistica.
La pragmatica è una parte della linguistica che studia il linguaggio nella stessa sfera della semantica, ma che rispetto a quest’ultima, cerca il significato dei lessemi anche in relazione al contesto in cui essi si presentano. In particolare, cerca le relazioni tra segni e parlanti, tra enunciati e coloro che li usano per comunicare. Si può definire quindi lo studio di come usare una frase in base a contesti e situazioni concrete.
Uno dei compiti della pragmatica è spiegare come frasi, pur ben formate dal punto di vista sintattico e semantico, possano non essere appropriate in determinati contesti.
Problemi che risultano ancora più complessi quando applicati al mondo digitale e ai motori di ricerca. Ma in che modo Google è riuscito a sviluppare tecniche per comprendere il testo ad un livello più profondo?
L’utente al centro del web
Tutto è partito da un principio di base: porre l’utente in primo piano. Google premia coloro che realizzano contenuti di valore, così da soddisfare l’intento formativo, informazionale o intrattenitivo di coloro che digitano una data search query.
Nello specifico, i motori di ricerca sono coinvolti nello sviluppare un sistema sempre più dinamico e intelligente che possa fornire la risposta più precisa e adeguata agli utenti, a partire da una semplice parola chive o frase di ricerca, e in qualunque modo essi possano cercarlo.
L’obiettivo è quello di mostrare contenuti ottimizzati per incontrare l’intento di ricerca dell’utente e non rispondere più quindi solo ad una semplice search query.
Ma facciamo un esempio.
Ipotizzando che alle 18:30 del pomeriggio ti ritrovassi a cercare su internet: “cosa mangiare”.
I risultati proposti dal motore di ricerca potrebbero essere di qualunque natura, ma al contrario di quanto si possa aspettare, Google cerca delle correlazioni con le informazioni che ha in possesso.
Tutto ciò nonostante la query incredibilmente generica. Di fatto, il browser è in grado di adattare la ricerca ad alcuni parametri come orario, luogo della ricerca e preferenze dell’utente.
Sorprendentemente, Google fornisce risultati in cui si consiglia cosa mangiare per cena, alimenti più sani per una cena o argomenti simili.
Al contempo, effettuando la ricerca da Madrid, il motore di ricerca può consigliare come nel caso seguente, dove mangiare e cosa mangiare nella capitale spagnola.
Ma il passo in avanti più importante è stato mosso nell’ambito del linguaggio e delle parole. Nello specifico, quando si digita una query e vengono mostrati risultati che contengono parole chiave differenti, ma che sono in qualche modo legate, come sinonimi o argomenti correlati. Ecco un esempio:
In questo caso, si può notare come il significato, la semantica della query, sia in pratica lo stesso, ma Google consiglia un risultato con una keyword differente.
A partire da “come dormire velocemente”, gli algoritmi elaborano e comprendono il significato per mostrare infine delle tecniche per “come addormentarsi subito”. Il motore di ricerca comprende ciò di cui hai bisogno e cerca di soddisfare immediatamente la tua esigenza.
Ma in che modo ci riesce? Vediamolo insieme.
La svolta nella ricerca sul web: aggiornamenti e algoritmi Google
Con il passare degli anni, Google ha sviluppato meccanismi e algoritmi in grado di implementare la SEO semantica. Il processo è ancora al suo stadio iniziale, ma i primi passi sono stati già mossi. In particolar modo, sono 3 gli algoritmi che hanno dato una svolta al metodo tradizionale di ricerca sul web:
- Hummingbird (2013)
- RankBrain (2015)
- BERT (2019)
Hummingbird ha introdotto per la prima volta il concetto di Query semantica, con cui Google tenta di cogliere il significato di un sintagma, per dirla in termini linguistici, e non più la corrispondenza con una parola chiave esatta.
In seguito, è con RankBrain che ha avuto inizio l’epoca dell’ AI, ossia l’ intelligenza artificiale nei browser.
Grazie a processi di machine learning, lo stesso sistema utilizzato per Chat GPT da Open AI, il nuovo algoritmo ha migliorato la capacità del motore di ricerca di comprendere il significato legato alle search query digitate dagli utenti.
Dopo delle analisi, l’algoritmo è in grado di fornire risposte pertinenti e utili per soddisfare l’intento di ricerca.
Per concludere, con l’arrivo di BERT, Bidirectional Encoder Representations from Transformes, Google è riuscito a implementare ulteriormente la capacità del browser di analizzare e interpretare il linguaggio naturale.
Ad esempio, in base alle proposizioni, al tipo di domanda e a parole come “perché”, “quando” o “cosa”, l’algoritmo riesce a cogliere il senso e fornire il risultato più ottimale per l’utente.
Lo sviluppo della SEO semantica tuttavia non è frutto di soli algoritmi, ma fa parte di un progetto molto più ampio che comprende numerosi altri aspetti che saranno approfonditi qui di seguito.
SEO semantica: le dinamiche in gioco
La SEO e la semantica sono argomenti così differenti che in pochi riuscirebbero a pensarli connessi in qualche modo. Ma la verità è che ogni forma di comunicazione avviene attraverso un linguaggio condiviso, e proprio per questa ragione, anche il linguaggio dei motori di ricerca è soggetto alle regole della linguistica.
A differenza della pragmatica, la SEO semantica viene implementata elaborando e analizzando le informazioni contenute su ogni singola pagina web. Il mondo digitale viene scansionato e mostrato nella maniera migliore possibile.
Ma quali sono i parametri principali di cui tenere conto per sviluppare una strategia ad hoc che comprenda anche la semantica?
Parole chiave correlate e principio di co-occorrenza
Uno degli algoritmi addestrati da Google per comprendere il linguaggio naturale è NLP, un sistema che cerca il significato di frasi e parole attraverso delle tecniche di analisi sintattica e semantica. In particolare, si affida a questi tipi di analisi:
Co-occorrenza
NLP, Natural Language Program, utilizza una tecnica di analisi di co-occorrenza, ossia individua tutti quei lessemi che compaiono di frequente nella pagina, supponendo che abbiano una qualche correlazione tra di essi.
Prossimità delle parole
L’algoritmo identifica quelle parole che appaiono diverse volte in una posizione di prossimità, presumendo che abbiano una relazione per il significato semantico.
Sinonimi e contrari
Il Natural Language Program riesce a identificare i sinonimi dei segmenti linguistici presenti nel testo o nei dati a sua disposizione nella pagina web. In questo modo, può ampliare le possibilità della ricerca e fornire maggior materiale per l’utente.
Parole nelle pagine correlate
Un’ altra analisi dell’algoritmo consente di verificare quali siano quelle parole che compaiono con maggior frequenza in tutte quelle pagine web che trattano di argomenti simili o affini. In questo modo, riesce a supporre la relazione tra un numero maggiore di sintagmi.
Come migliorare la ricerca semantica
La qualità dei contenuti è un fattore preponderante negli standard adottati da Google e le linee guida fornite dal motore di ricerca statunitense sono pressocché infinite. Tuttavia, esistono alcuni parametri da tenere bene in considerazione.
E-E-A-T
L’ acronimo sta per Experience, Expertise, Authoritativeness e Trustworthiness e con questo si descrive l’insieme degli aspetti che Google prende in considerazione come fattori di qualità.
L’ aspetto principale è l’ Autorevolezza, mentre gli altri sono fondamentali per accrescere e migliorare il primo. Per fare ciò, il motore di ricerca tiene in conto dell’autore della pagina web, la formazione, il network e la qualità dei siti web che hanno un backlink con il sito.
I backlink sono come delle citazioni in un testo accademico. Se le referenze consultate e le citazioni impiegate sono autorevoli e di qualità – e altri autori autorevoli usano i tuoi contenuti nei loro lavori – Google riuscirà a comprendere che la pagina web è affidabile.
Il concetto di E-E-A-T è tra i principali cavalli di battaglia di Google per valutare la trasparenza, l’onestà, la qualità, l’autorevolezza e l’affidabilità di una pagina web. Ed è per questa ragione che bisogna considerarla per qualsiasi strategia di SEO semantica.
Your money or your life
Uno dei metodi che Google utilizza per valutare l’autorevolezza di un contenuto è il parametro YMYL, un acronimo che sta per Your Money Your Life.
Le pagine sul web trattano di una varietà di argomenti sterminata, ma alcuni di questi possono arrecare danno o mettere a repentaglio la salute degli utenti. Per questa ragione, il colosso della Silicon Valley ha selezionato un numero ampio di argomenti che hanno una rilevanza differente e per cui solo i risultati più autorevoli possono entrare nel ranking.
Questi sono tutti quegli argomenti che possono condizionare e compromettere:
- Salute
- Stabilità finanziaria
- Sicurezza e privacy
- Benessere
- Welfare
Insieme ad altre sfere della vita di una persona o della società. Ed è per questa ragione che ha meritato un posto di rilievo nella lista dei fattori da tenere in considerazione quando si ottimizza un sito web.
È quindi importante soffermarsi sull’argomento della pagina web con estrema attenzione e utilizzare una terminologia adatta al contesto, cercando di fornire informazioni e fonti quanto più oggettive e veritiere possibili.
Dati strutturati, normali e non strutturati
Uno dei metodi con cui Google può comprendere il significato delle pagine web è attraverso i dati, i metadati e le informazioni extra delle pagine. Maggiori le informazioni offerte dal sito web, migliori saranno le possibilità che il motore di ricerca proponga il risultato per le query di ricerca più adatte. Ma vediamo quali sono alcuni di questi dati.
Featured Snippets
Uno dei metodi per rispondere nel modo più veloce possibile agli utenti è lo Snippet, un testo in primo piano, accompagnato talvolta anche da contenuti multimediali, che riassume l’intento di ricerca dell’utente attraverso un estratto di una pagina web, che secondo Google, risponde meglio alla search query.
I featured snippet sono risposte rapide e concise che consentono all’utente di ottenere subito ciò che cerca. Per riuscire nell’intento, Google identifica le sezioni pertinenti della pagina web, cercando di estrarre il contenuto che fornisce la risposta più accurata alla search query digitata.
Google Knowledge Graph
La SEO semantica può essere implementata anche lavorando sul Knowledge Graph, ossia un pannello di conoscenza che fornisce informazioni supplementari su un argomento per aiutare gli utenti nella ricerca della loro risposta.
Il Knowledge Graph raccoglie e analizza diverse fonti per creare un grafico di conoscenza in grado di fornire una panoramica più dettagliata sull’argomento.
Metadati
La loro importanza è nota sin dalla nascita del SEO, anche se negli ultimi anni, alcuni meta tag hanno iniziato a perdere parte del loro ruolo nel ranking. Tuttavia, parte di essi resta al centro di una buona ottimizzazione in ottica SEO e anche per implementare la semantica.
In primis, è il Title tag, Meta title, o Titolo SEO, tutti nomi per esprimere un unico concetto, a salire sul gradino più alto del podio: l’intestazione principale di un documento HTML.
A questo si aggiungono la Metadescrizione, i tag titoli o header nel <body>, i keyword tag e il tag autore. Ognuno di questi metadati può rendere più semplice la scansione della pagina web e fornire informazioni aggiuntive per qualificare la pagina.
Il vocabolario del web: Schema.org
Schema.org è un vero e proprio vocabolario standardizzato di markup per i dati strutturati. Con questo dizionario, i maggiori browser hanno tentato di standardizzare le informazioni codificate in grado così di descrivere il contenuto di una pagina web in un formato facilmente leggibile da parte dei bot.
I Dati strutturati basati su Schema.org sono utilizzati per descrivere il significato semantico del contenuto di una pagina web, fornendo informazioni dettagliate sulle entità, le proprietà e le relazioni presenti sulla pagina.
Questo consente ai motori di ricerca di comprendere meglio il contenuto della pagina web e di presentarlo in modo più rilevante agli utenti in SERP, Search Engine Results Pages.
I “vocaboli” adoperati da Schema.org possono implementare una vasta gamma di contenuti, tra cui eventi, prodotti, ricette, aziende, recensioni e notize. Ad esempio, una pagina web che descrive un evento può includere dati strutturati per indicare data, ora, luogo, prezzo e altre informazioni sullo stesso.
Utilizzarli può aiutare a migliorare la SEO semantica, in quanto fornisce ai motori di ricerca informazioni più precise e dettagliate sul contenuto della pagina web. Al contempo, utilizzare schema.org consente ai motori di ricerca di fornire le informazioni più rilevanti agli utenti, migliorando anche l’esperienza utente.
Ricerche vocali
Il Voice Search è un aspetto importante della ricerca e della semantica. Infatti, Google utilizza la SEO semantica anche per migliorare la comprensione del linguaggio naturale nelle ricerche vocali.
Ogni volta che un utente effettua una ricerca vocale, il motore di ricerca cerca di cogliere il significato generale della frase e di fornire risposte appropriate.
Questa modalità di ricerca potrebbe in futuro superare quella testuale, pertanto, risulta indispensabile analizzare ed elaborare le modalità di ricerca vocale.
Conclusione
La SEO semantica è più complessa e si basa su una gamma di fattori davvero troppo ampia da poter essere espressa tutta in un unico articolo.
Tuttavia, è necessario essere al corrente che l’obiettivo di una strategia SEO, in simbiosi con la semantica, mira a creare contenuti che siano pertinenti e utili per gli utenti e che rispondano alle loro domande nel modo più accurato e completo possibile.
L’ obiettivo finale è quindi quello di migliorare la visibilità e la posizione di una pagina web nei risultati di ricerca. Questo vale sia per le ricerche testuali che le vocali.
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